Questa splendida zona, in cui si trovano le “Risorgive dello Stella”, è un ambiente ideale per chi ama girare in bicicletta e a piedi nella natura.
Lo Stella è un fiume che corre parallelo al Tagliamento; ha origine da una serie di sorgenti naturali dette olle.
La temperatura dell’acqua di risorgiva è mite e quasi costante durante tutto l’anno, varia solitamente tra i 12 e i 16 gradi centigradi.
E’ un territorio formato da vaste estensioni di zone umide sopravvissute alle bonifiche che hanno interessato la pianura friulana durante il secolo scorso; offre suggestivi spunti paesaggistici e naturalistici.
In questa zona, nel territorio di Ariis, sorge Villa Savorgnan Ottelio, abbandonata alla sua sorte...
(...) Dopo il 1600, il castello di Ariis venne poco a poco smantellato e al suo posto
venne costruita una villa.
Il passaggio dal castello alla villa
avvenne presumibilmente tra il XVII e il XVIII secolo.
Marco Savorgnan ne fu l’ultimo abitatore di Ariis quando ormai
la famiglia era già decaduta, nel 1887 tutti i beni passarono agli Ottelio.
Gli
Ottelio, furono gli ultimi proprietari e
vendono villa e terreni per acquistare altri beni in Toscana, poi in
Sardegna.
Degli Ottelio si sono trovate poche e generiche notizie non esistendo un
archivio vero e proprio della famiglia.
Le vicende
architettoniche della proprietà sono comunque di epoca e di iniziativa
Savorgnan, con gli Ottelio viene eseguita poi la sopraelevazione di un piano e
il restauro dei magazzini adiacenti a quelli del sale, la chiusura di mezza
barchessa della villa e la costruzione della serra nel lato sud della villa.
I magazzini, definiti “del
sale” da svariati articoli e libri, non hanno confermato con documenti questa
destinazione.
Era risaputo che i Savorgnan avevano il monopolio del sale e del
tabacco e lo distribuivano nei loro feudi e nell’intera regione.
Consultando i
“Provveditori al Sal” nell’Archivio di Stato di Venezia si sono trovati due
documenti sul contrabbando del sale uno scritto da Ariis e l’altro da Marano
circa le barche dei contrabbandieri che sfuggivano agli inseguitori risalendo
il fiume Stella.
Per tre secoli
questi nobili hanno retto le sorti dell’intera regione, prima con il Patriarca
poi con Venezia, hanno rivestito le più alte cariche, hanno monopolizzato la
vendita di più merci facendo i loro interessi ma anche quelli della Repubblica
Veneta.
Il lago che si forma poco più a sud del ponte stradale fungeva da
approdo per le barche che giungevano con le varie merci dalla laguna.(...)
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