martedì 29 marzo 2016

Primavera al Castello di Roncade


La storia del Castello ha origini lontane nel tempo.

 
Anticamente, intorno al 900, in quest'area sorgeva un castello che andò distrutto.

Fu Girolamo Giustinian, patrizio veneto, nel XVI secolo, a fare ricostrure il castello che noi oggi possiamo ancora ammirare.
(I busti di Girolamo Giustinian e della moglie Agnesina Badoer sono custoditi nella Cappella privata del Castello).

Villa Giustinian divenne quindi dimora dell'omonima famiglia, che la abitò per quasi quattro secoli. Verso la fine del 1800 il ramo veneziano dei Giustinian si estinse, e il Castello venne ceduto ai parenti.
Questi se ne disinteressarono per decenni, abbandonandolo all'inevitabile deterioramento del tempo.

Fu il Barone Tito Ciani Bassetti nel 1930, a riconoscere nell'antico Castello il luogo in cui avrebbe preso vita il suo sogno. Il restauro del Castello permise di ritrovarne l'originaria bellezza, e avviarvi un'attività vitivinicola per la quale il terreno sembrava essere nato.

Lo spazio verde appare molto più grande di quanto non sia per la presenza di quattro alberi monumentali – due Magnolia grandiflora e due Cedrus libani disposti specularmente – che hanno assunto un portamento espanso grandioso.

Hanno oltre un secolo anche gli esemplari di Lagerstroemia indica che ornano ai lati la scalinata prospicente la villa.



 Nelle sale del castello e negli spazi esterni è possibile, oggi, festeggiare matrimoni



Oltre 30 statue di Schiavoni sono disseminate all'interno del parco. Leggenda vuole che la loro origine sia da attribuirsi ad una vicenda di passione, tradimenti e magia legata al passato.
Si narra che un tempo il conte Giustinian assoldò gli Schiavoni per custodire la virtù della moglie durante la sua assenza. Al suo ritorno, di fronte alla scoperta del tradimento, avvenuto proprio per opera loro, accecato dall'ira e dal dolore, chiese ad un mago di trasformarli in statue.


Le due passioni del barone, l'amato castello e il buon vino, si sono tramandate nelle generazioni. Il Castello di Roncade è oggi sede dell'omonima cantina.

L'attuale proprietario del Castello, il Barone Vincenzo Ciani Bassetti è un grande appassionato di vini ed esperto conoscitore delle tecniche di vinificazione.







http://www.castellodironcade.it/


9 - 10 Aprile 2016,  Primavera al Castello

http://www.castellodironcade.it/ajaxfilemanager/uploaded/cs_PC16.pdf

lunedì 28 marzo 2016

Al di là del fiume, tra gli alberi... Altino


Il nuovo Museo Archeologico di Altino

Era già da un po' che volevo visitare questo museo; ne avevo sentito parlare come di un luogo ricco di importanti reperti di epoca romana...

Pasquetta mi è stata propizia: ho conosciuto un museo che consiglio caldamente di visitare.

 Il nuovo Museo Archeologico di Altino (VE).

E' aperto da Luglio 2015. 

Le aree archeologiche nei dintorni non sono visitabili.
 Il panorama dalla terrazza del museo. All'orizzonte la laguna di Venezia.

Altino fu un'importante porto sull'Adriatico in epoca romana.


Il corpo centrale del museo ha sede in una risiera del 1800.






http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/media/Veneto-museo-archeologico-di-Altino-e1574c12-8e53-490c-8321-749833d9c11c.html

 L'alfabeto venetico
  Monili e vasellame paleoveneti

 "La sirena di Altino non ha la coda di pesce, ma le ali."
 
Divinità protettrici della famiglia in bronzo

 Magnifica collezione di vetri del II sec. d. C. 

Pregevoli contenitori con inclusioni di murrine.



http://www.archeopd.beniculturali.it/index.php?it/159/altino


domenica 27 marzo 2016

Un menù di Pasqua poco impegnativo

Rilassante e gioioso pranzo pasquale in famiglia....




Frittata con erbe di campo: silene (grisol), ortica, luppolo (bruscadui); sott'oli fatti in casa, salame km 0, olive di Kalamata e mozzarelline campane

 Fritto di carciofini, cipolle e zucchine.


 Pissaladière, pizza rustica con cipolle, olive taggiasche e alici sott'olio.


 Crostini di gorgonzola di panerone.
Costicine di agnello Maori della Nuova Zelanda e filetti di coniglio fritti.


 Colomba siciliana di Nicola Fiasconaro, da Castelbuono (PA), uno dei migliori maestri pasticcieri italiani.

Moscato croato, delicato e fruttato.



sabato 26 marzo 2016

Pissaldière per un pic-nic di Pasquetta saporito


Piassaladière e trionfano i sapori mediterranei



E' una pizza rustica tipica della Costa Azzurra, in particolare di Nizza.

Il suo nome deriva da "pissalat", cioè "pesce salato", anticamente una crema di acciughe usata per condirla.



Si può servire come stuzzichino per l'aperitivo.

Occorrente:
6 cipolle dorate,
due cucchiai do olio extravergine d'oliva,
due rotoli di pasta briseé,
10 filetti di acciughe sott'olio,
4 cucchiai di olive taggiasche,
sale, pepe, origano, timo, alloro.

Scaldare il forno a 220°

1. Sbucciare  e tagliare a fette sottili le cipolle; farle cuocere per circa 30' in una padelle con l'olio, sale, pepe ed erbe mediterranee.
2. Stendere la pasta brisè in una teglia e versare la farcitura di cipolle.
3. Decorare con le acciughe e le olive taggiasche, quindi ripiegare i bordi della pasta.
4. Infornare per 20'.

(Da "Fiorfiore in cucina" di COOP)

Domani sarà una delle proposte salate per l'aperitivo in famiglia.


Magnifiche ceramiche siciliane a Pordenone

Inaugurata la mostra di ceramiche del maestro siciliano Giacomo Alessi







 Di grande impatto emotivo le numerose cupole riccamente decorate. 
Grande nostalgia della Sicilia e della ricchezza artistica di quella terra.




C.so Vitt. Emanuele - Pordenone
Italia 

20 Marzo - 15 Maggio



Di fronte al Museo Civico, la galleria Harry Bertoia propone le Fotografie di Steve Mc Curry...da non perdere.