«L'arte aiuta a avere uno sguardo diverso sullo spazio publico, serve a viverlo in modo più consapevole, a dare meno per scontato il luogo in cui viviamo»
C'ero anch'io sulla passerella arancione e ho sentito con tutta me stessa il respiro del lago d'Iseo.
Arrivare al lago d'Iseo è stato un grosso problema per
migliaia di persone. La coda di ore si formava già alla stazione di
Brescia. I treni strapieni per il paese di Sulzano non seguivano più
gli orari stabiliti. A Sulzano, poi, si formavano altre code lunghissime
(ore sotto il sole) perché si concentravano anche le persone arrivate
in auto.
Prima di partire, avevo cercato nel web alcuni suggerimenti per evitare tutto ciò.
Avevo
scoperto che se si consumava qualcosa in un bar un po' fuori dal
centro (Pistakkio), si aveva accesso all'imbarcadero, da dove si poteva prendere il
battello e si approdava a Montisola. Da lì si arrivava alla passerella
senza code. Così abbiamo fatto e in tre ore siamo riuscite a vivere questa indimenticabile esperienza.
Stare sulla passerella era emozionante: si alzava e
abbassava come se il lago respirasse. Faceva fresco e ci siamo stese
al sole..
C'erano molte persone che passeggiavano tranquille e
sorridenti. Mamme con passeggini, anziani, famigliole...
Il Progetto
The Floating Piers, l'ultimo progetto di Christo in Italia, ha reinterpretato il Lago d'Iseo per 16 giorni dal 18 giugno al 3 luglio 2016. 70.000 metri quadri di tessuto giallo cangiante, sostenuti da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità, hanno composto un' installazione che si è sviluppata a pelo d'acqua seguendo il movimento delle onde.
Il Pontile
The Floating Piers ha creato sulle acque del Lago di Iseo un percorso pedonale di 3 chilometri composto da pontili larghi 16 metri e alti 50 centimetri dai bordi degradanti. Il tessuto si è sviluppato per altri 2,5 chilometri lungo la strada pedonale tra Sulzano e Peschiera Maraglio.
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